giovedì 16 settembre 2010

Quando la lettura insegna

sarà perchè ho finito il liceo e quindi non avevo compiti da fare a casa durante le vacanze, ma resta il fatto che ho letto parecchi libri durante questi ultimi mesi e l'ultimo che sto sfogliando tra le mani è "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery.. credo sia un ottimo mix di piacere per l'umore e per la mente.. intanto è un libro che, facendo emergere l'ironia della protagonista, ti conquista e ti dà proprio uno sprizzo di vita.. poi leggendolo attentamente, si possono ricavare un sacco di consigli di vita utilissimi.. queste sono alcune delle frasi che più mi sono piaciute o più mi hanno fatto pensare..

La gente sogna le stelle e finisce come un pesce rosso in un boccia.

• Gli adulti hanno un rapporto isterico con la morte, diventa un affare di stato, fanno un sacco di storie, e dire invece che è l'evento più banale del mondo.

• Dare la caccia alla polvere, del resto, è una sintesi molto eufemistica.

• E l'intelligenza non sembra più una giusta compensazione delle cose, una sorta di equilibrio che la natura offre ai figli meno privilegiati, ma solo un superfluo gingillo che aumenta il valore del gioiello.

• Quelli più forti fra tutti gli uomini non fanno nulla parlano solamente, parlano di continuo.

• Dove si trova la bellezza? Nelle grandi cose che, come le altre, sono destinate a morire, oppure nelle piccole che, senza nessuna pretesa, sanno incastonare nell'attimo una gemma di infinito?

• Tè e manga contro caffè e giornale: l'eleganza e l'incanto contro la triste aggressività dei giochi di potere degli adulti.

• Morale della favola: nell'universo tutto è compensazione.

• La nostra capacità di manipolare noi stessi perchè lo zoccolo delle nostre credenze non vacilli neanchè un pò è un fenomeno affascinante.

• Vivere, morire: sono solo le conseguenze di ciò che abbiamo costruito. Quello che conta è costruire bene.

• Ma io sento tutto, in particolare quello che non dovrei.

• Scordi il futuro ti lascerai sfuggire il tuo presente.

• In realtà temiamo il domani solo perchè non sappiamo costruire il presente, e quando non sappiamo costruire il presente ci illudiamo che saremo capaci di farlo domani, e rimaniamo fregati perchè domani finisce sempre per diventare oggi.

• Dobbiamo concedere agli altri quello che permettiamo a noi stessi.

• Madame Michel hal'eleganza del riccio: fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti.

• Non vedimo mai al di là delle nostre certezze e, cosa ancora più grave, abbiamo rinunciato all'incontro, non facciamo che incontrare noi stessi in questi specchi perenni senza nemmeno riconoscerci.

• Se la mattina ascolto un pò di musica è per un motivo molto banale: dare alla giornata la sua giusta intonazione.

• E sulla strada di casa ho pensato: sfortunati i poveri di spirito che non conoscono nè la trance nè la bellezza della lingua.

• Abbiamo proseguito sulla definizione di intelligenza, e mi ha chiesto se poteva annotare la mia sul suo moleskine: " Non è un dono sacro, è l'unica arma dei primati".

• Non ho figli, non guardo la televisione e non credo in Dio, tutti sentieri che gli uomini calpestano per redere la loro vita più semplice.

• In fondo, mi chiedo se il vero movimento del mondo non sia proprio il canto.

• Non possiamo smettere di desiderare, e questo ci esalta e ci uccide al contempo.

• Giacchè l'Arte è l'emozione senza il desiderio.

• Mi affascina sempre molto l'abnegazione con cui noi esseri umani siamo capaci di consacrare una grande energia alla ricerca del nulla e alla formulazione di pensieri inutili e assurdi.

• L'eternità, questo invisibile che noi vediamo.

• Fatevi una sola amica, ma sceglietela con cura.

• Il bello è ciò che cogliamo mentre sta passando. E' l'effimera configuazione delle cose nel momento in cui ne vedi insieme la bellezza e la morte.

• Forse essere vivi è proprio questo: andare alla costante ricerca degli istanti che muoiono.

• L'Arte è la vita, m su un altro ritmo.

• Per ben due volte me ne vado a salutare il mio amico "Confutatis" e torno nella sala come in un letto caldo e soffice.

• Quand'è stata la prima volta che ho provato questa felice rilassatezza in presenza di un uomo? Oggi è la prima volta.

• Forse l'amore materno p questo, l'intuizione nel bel mezzo del disastro, quella scintilla di empatia che alberga nell'uomo anche quando è ridotto a vivere come una bestia.

• "Sì" mi dice, "mi sembra che il cambiare il destino sia possibile".

• L'incanto dela lingua nasce da simili sottigliezze, a chi non lo avesse capito rivolgo la seguente preghiera: diffidate dalle virgole.

• Possiamo essere tanto simili e vivere in universi così distanti? E' possibile che condividiamo la stessa frenesia, pur non avendo in comune nè lo stesso suolo nè lo stesso sangue nè la stessa ambizione?

• Bisogna che qualcosa finisca, bisogna che qualcosa cominci.

• E' ovvio, tutti si aspetteranno che oltre al resto, ossia la scossa tellurica che sconvolge da cima a fondo un'esistenza improvvisamente scongelata, nella testa di questa sciocca ragazzina quinquagenaria ronzi qualcosa. E che quel calcosa si pronunci: "E anche tutto quello che vogliamo".

• Perchè d'ora in poi, per te, andrò alla ricerca dei sempre nel mai.

...e ora che questo libro è finito, vado alla ricerca del prossimo mondo da scoprire.. sì, perchè a mio parere ogni libro rivela un mondo a sè, diverso a seconda del lettore.. perchè nessuno ha lo stesso grado di immaginazione dell'altro e il modo di pensare incide profondamente nella creazione e costruzione dell'immagine del mondo che stiamo leggendo.. e forse anche per questo motivo spesso e volentieri i film sono più brutti e/o banali rispetto ai libri da cui dicono di ispirarsi.. parere personale ovviamente! ;)

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